Lo smartphone, il coltan e il Congo

Lo smartphone, il Congo e il coltan
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Sapete cos’ è il coltan? La parola è formata dalle iniziali di colombite e tantalite ed appare come una specie di fango di colore nero, ma è un minerale indispensabile per costruire smartphone, cellulari, tablet e pc. E’ usato anche per costruire apparecchiature chimiche, reattori nucleari, porzioni di aerei e di missili. E sapete da dove proviene l’80% del coltan? Dalla poverissima Repubblica democratica del Congo, che ha uno dei Pil più bassi del mondo. Nelle miniere del Congo scavano ogni giorno 3 metri di tunnel sotterranei e c’è il rischio che i lavoratori non tornino più a casa la sera; infatti è molto pericoloso e ogni giorno succedono incidenti mortali, specie nei tunnel.  Nonostante sia proibito vi lavorano sia gli adulti sia i bambini, anche da 2 anni in poi. Alcune persone alla fine della giornata rimangono a dormire nelle miniere perché non riescono a dare forza ai muscoli per tornare a casa e poi rifare lo stesso tragitto il giorno dopo. Una volta trovata una certa quantità di minerale vanno nei fiumi e iniziano a lavarlo e lo portano in dei campi, dove i capi delle miniere lo pesano e poi lo rivendono alle multinazionali estere. Sapete quanto guadagna un operaio delle miniere del Congo? Se va bene circa dieci dollari al mese. E sapete quanto viene venduto un chilo di coltan sul mercato internazionale? Circa seicento dollari. E sapete chi sono di solito i padroni delle miniere? Guerriglieri, signori della guerra, che usano quei soldi per comprare armi. Nel Congo ci sono dei villaggi dove le case sono di legno e lamiera, e se non vai ad estrarre il coltan rischi di morire di fame.  I bambini quando vanno a lavorare in miniera e notano persone che non conoscono hanno paura che siano poliziotti e si nascondono. La strada che conduce alle miniere è tutta dissestata e piena di fango. I bambini spesso non vanno a scuola e se muoiono i genitori, come facilmente succede, devono sperare che qualcuno del villaggio si occupi di loro, così a volte non sanno neanche quando sono nati e quanti anni hanno.
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Io spero che i governi di tutto il mondo facciano di tutto per migliorare questo mercato del coltan, impedire che le persone muoiano e i bambini vengano sfruttati. E mi auguro che tutti noi pensiamo un po’, quando abbiamo in mano il nostro cellulare, a questo problema.
Simone

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